La povertà riduce la vita degli anziani: fino a nove anni in meno
Il legame tra povertà e longevità
Essere in difficoltà economica non implica soltanto una mancanza di risorse, ma può anche tradursi in una vita più breve. Secondo un’analisi recente condotta dal National Council on Aging e dal LeadingAge Long-Term Services and Supports Center dell’Università del Massachusetts, gli anziani con redditi inferiori ai 20.000 dollari all’anno possono morire fino a nove anni prima rispetto ai loro coetanei più abbienti, quelli con redditi pari o superiori ai 120.000 dollari. Tra il 2018 e il 2022, il tasso di mortalità tra gli over 60 più poveri ha raggiunto il 21%, quasi il doppio rispetto al 10,7% degli anziani benestanti.
Un problema anche in Italia
L’Italia, pur essendo uno dei Paesi più longevi, non è immune da questa problematica. Circa un milione di over 65 vive in povertà assoluta, e senza azioni politiche efficaci, questo numero è destinato ad aumentare. Dario Leosco, presidente della Società Italiana di Gerontologia e Geriatria, sottolinea che lo svantaggio socioeconomico provoca stress cronico, aumentando il rischio di malattie e accelerando il declino funzionale. La sanità pubblica, storicamente un fattore protettivo, sta diventando sempre più vulnerabile, con oltre il 15% della spesa sanitaria a carico delle famiglie. La longevità deve essere un diritto accessibile a tutti, non un privilegio riservato a pochi.
