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Influenza: la variante K del virus A/H3N2 suscita preoccupazione?

La variante K e la sua diffusione

Con l’arrivo della stagione influenzale in Italia, l’attenzione degli esperti si rivolge alla variante K del virus A/H3N2. Questa mutazione, che ha mostrato una diffusione più elevata in alcuni Paesi, è stata erroneamente definita “super influenza”. È importante sottolineare che non si tratta di un nuovo virus, ma di una mutazione normale dell’influenza stagionale, un fenomeno ricorrente ogni anno. Ciò che rende questa variante significativa è il contesto immunologico attuale della popolazione, in quanto negli ultimi anni il ceppo A/H1N1 ha predominato, lasciando molte persone meno protette contro A/H3N2.

Chi è a rischio e come proteggersi

Secondo l’Organizzazione mondiale della sanità, la variante K di A/H3N2 è in crescita globale dal 2025, presentando differenze genetiche rispetto ai ceppi precedenti. Sebbene non ci siano segnali di maggiore gravità della malattia, i sintomi tipici includono febbre alta, stanchezza, dolori muscolari e disturbi gastrointestinali, specialmente nei bambini. I gruppi più vulnerabili comprendono adulti over 65, bambini sotto i 5 anni, donne in gravidanza e persone con malattie croniche. Il vaccino antinfluenzale rimane efficace nel prevenire le forme gravi della malattia, anche se l’emergere della variante K potrebbe ridurne l’efficacia nel prevenire l’infezione.

Nonostante l’aumento dei contagi, gli esperti avvertono che non siamo di fronte a un’emergenza. La stagione influenzale attuale rientra nei limiti normali e la variante K non comporta sintomi diversi rispetto ad altri ceppi. Le raccomandazioni rimangono: vaccinarsi, monitorare i sintomi e consultare un medico in caso di aggravamento.

Marta

Esperta ed appassionata di oli essenziali e aromaterapia. Con una curiosità instancabile e una dedizione senza fine alla ricerca, mi impegno a portarti informazioni accurate e approfondite, arricchite dalla mia esperienza personale.